mercoledì 6 febbraio 2008

Puntualità


I professori non timbrano il cartellino. Quindi, in alcune scuole, arrivano alla mattina molto rilassati e serafici. Sono quelle scuole in cui il preside è il più delle volte impegnato a coltivare il suo piccolo orto, piuttosto che a presenziare in istituto.

Ma non tutti i presidi sono così. Alcuni, tutte le sante mattine, assistono all'arrivo degli insegnanti, salutandoli uno ad uno e facendo sì che questi sappiano che ogni minuto di ritardo, od ogni arrivo troppo affannato, vengono inesorabilmente memorizzati. La figura elegante del preside si staglia in fondo al corridoio da cui devi inevitabilmente passare o vicino alle scale da cui devi per forza accedere. Il posto non è mai lo stesso. Se credi di riuscire ad aggirarlo, te lo trovi proprio davanti, pronto a sfoderarti il suo crudele sorriso....."Ti ho beccata...ed è la seconda volta questa settimana...!", sai che sta pensando.

La cosa più terribile che ti possa succedere è di trovartelo piazzato sulla cattedra che "ti fa il favore" di tenerti a bada la classe fino a quando non arrivi. Gli insegnanti vivono quel momento come la peggiore delle umiliazioni e sarebbero disposti a tutto, pur di non doverla rivivere. Se la raccontano l'un l'altro e si scambiano occhiate piene di reciproca comprensione ..."stamattina me lo sono trovato in classe....!!!"..."coraggio, a me è capitato il mese scorso...".

LaGiacci arriva spesso all'ultimo minuto. I figli, i kilometri, i semafori... ogni mattina sembra un vero e proprio complotto. Guida e guarda i minuti scorrere sul display del cruscotto. L'orologio è stato opportunamente messo 7 minuti avanti, ma sono mesi che l'espediente non serve più a nulla. Le mattine "Holaprimaora" sono frenetiche. Ormai non si ferma nemmeno più per far scendere i figli davanti alle rispettive scuole....si limita a farli rotolare giù. Ma nonostante questo, lo spettro del sorriso tirato del preside incombe.

Una mattina LaGiacci è arrivata con un notevole anticipo. Camminava sugli alluci dalla gioia. Usciva ed entrava dalla sua aula, salutando tutti ad alta voce e sorridendo radiosa al preside. Ma lui, rivolgendosi ad un collega: "Lo sa professore, perché la professoressa Giacci è così contenta questa mattina?....Ma perché è riuscita ad arrivare puntuale!"...... sob.

1 commento:

kindbear ha detto...

...certo che mi va di lasciare un commento...è un'idea fichissima questa...quanti sono i nostri stress, le nostre miserie e le nostre grandezze?
Faccio il maestro di scuola dell'infanzia e lavoro in Maremma.
Sono fortunato, lavoro in un piccolo plesso che forse però non si salverà dalla scure della coppia Gelmini-Tremonti.
Per adesso insegno, e mi piace...ogni anno sempre un pezzettino di meno, anche se il contatto con i bambini è sempre parecchio stimolante..avrei tante da raccontarne..forse lo farò
Bacioni